Siracusa [con gli occhi di] Gustavo Marco Cipolla

Siracusa [con gli occhi di] Gustavo Marco Cipolla
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Raccontare la Sicilia con gli occhi di chi siciliano non è ma ha un rapporto di lunga data con questa terra (oppure un istantaneo colpo di fulmine) è l’idea di questa sezione del blog.

Gustavo Marco Cipolla
Gustavo Marco Cipolla di fronte al Faro di Capo Murro di Porco

Questa settimana ho fatto due chiacchiere con Gustavo Marco Cipolla, calabrese ma romano di adozione, giornalista poliedrico e addetto stampa di moda e lifestyle, che mi ha raccontato la “sua” Sicilia.

– Ciao! Cominciamo dall’inizio: quando sei arrivato in Sicilia per la prima volta e quali sono state le tue prime sensazioni legate a questa terra?

La prima volta che sono arrivato in Sicilia è stato ai tempi del liceo, o addirittura forse anche prima con una gita alle medie. Venendo dalla Calabria, il fascino del viaggio partiva già dalla traghettata, dal fatto che da una regione a un’altra ci si potesse spostare in quel modo. Poi con il tempo ho imparato ad apprezzare le bellezze della Sicilia con sguardo più maturo. Il viaggio più significativo è stato anni dopo, un on the road con un vecchio amore: abbiamo fatto tutta la costa est, Catania, Acitrezza, Siracusa. La scenografia che si prospetta agli occhi di chi non ha mai visto queste meraviglie è spettacolare.

– Quali sono le zone della Sicilia che ami di più?

Amo moltissimo Siracusa, Catania e Agrigento anche se per questioni “emotive” sono molto legato ad Acitrezza.

– Quanti giorni consigli di stare a chi va in Sicilia la prima volta?

Non meno di una settimana. Consiglio anche di alternare il mare alle parti di collina e montagna. Come la splendida Modica.

– La tua top 5 di posti imperdibili a Siracusa?

1. Il tramonto dal Minareto.

Tramonto <strong>Minareto</strong> Siracusa
2. Il porticciolo dello Sbarcadero, prima di arrivare ad Ortigia.

Porticciolo Sbarcadero Siracusa
3. Il Castello di Maniace ad Ortigia ma anche il Faro a Capo Murro di Porco

Castello di Maniace Ortigia

 

 

4. Il mercato del pesce sempre ad Ortigia.

5. Palazzolo Acreide, un paese in collina vicino a Siracusa: in agosto vi si svolgono le celebrazioni in onore di San Sebastiano Martire, una festa coloratissima che dura più di una settimana. Particolarmente suggestivo è il momento della “sciuta”, l’uscita del santo dalla chiesa.

La Basilica Palazzolo Acreide
La Basilica di San Sebastiano a Palazzolo Acreide
Interno Basilica Palazzolo Acreide
Interno della Basilica
Festa di San Sebastiano Palazzolo Acreide
Decorazioni per la festa di San Sebastiano

– C’è un profumo che ti ricorda questi luoghi?

Sicuramente il profumo degli agrumi.

– Dove mangiare? Hai qualche consiglio gourmet?

Siracusa offre momenti gourmet in ogni suo angolo e vicolo:

• Colazione da Artale, vicino al Duomo (Via Saverio Landolina, 32): è l’ultimo bar sopravvissuto al restyling di massa che ha reso quasi tutti i locali della zona delle copie di copie in stile radical chic, o shabby chic, o bistrot europeo, o hipster. Il bar Artale è “brutto” come i bar fuori moda degli anni 70. Ma fa le granite con brioches più buone di Ortigia.
•Pranzo all’aperto, in pieno mercato del pesce, da Carnezzeria (Via Emmanuele de Benedictis, 29): nonostante il nome, si mangia solo pesce e “si serve solo a clienti simpatici” – come è scritto in gesso all’entrata; se volete qualcosa di più appartato, potete cenare alla Cambusa (Passeggio Aretusa, 9): mi raccomando prenotate il tavolo con vista mare.
• Merenda (se siete buongustai): per una merenda dolce, andate (appunto) da Irma la dolce (Via Dei Mergulensi, 39) e ordinate un buon tè e una fetta di torta fatta in casa); al Biblios Café (Via Consiglio Reginale, 11) ci si va per leggere, acquistare o comprare libri e assistere ad una presentazione con l’autore, sorseggiando un buon infuso; per la merenda salata andate al Bar Midolo (Corso Umberto I) per confondervi con troppi gusti di arancini o al Panificio di via della Giudecca.
• Aperitivo: per gli amanti del vino, Solaria (Via Roma, 86) è una storica vineria con una vasta scelta di calici; per gli amanti dei cocktail panoramici, consiglio il Sunset (Lungomare Alfeo 9) con tramonto sul mare; se siete amanti degli apericena andate al Bar Viola (via Roma 43), con pochi euro mangiate tantissimi rustici.
• Cena: Le vin de l’assassin (Via Roma, 115) è un viaggio nei sapori siciliani con incursioni di cucina francese; Basiricò (Via della Amalfitania, 64) per mangiare benissimo senza spendere troppo.

– Per quanto riguarda l’alloggio invece hai qualche suggerimento?

Per un soggiorno di lusso consiglio l’agenzia Siracusa Real Estate.Il target è di fascia alta e soprattutto straniero (Nord Europa), ma loro sono talmente simpatici da “adottare” i loro clienti. Non vendono o affittano case e basta. La vocazione dei proprietari si basa sulle pubbliche relazioni: i clienti che scelgono di vivere a Ortigia sono persone particolari, per lo più artisti o professionisti che è interessante e piacevole frequentare anche al di fuori dell’ufficio. La chiusura di un contratto, la vendita di una casa si festeggiano insieme al ristorante o in vineria. Molti clienti, essendo stranieri o ancora residenti all’estero, hanno non poche difficoltà ad orientarsi nella burocrazia degli uffici pubblici o nella vasta offerta di servizi privati (come attivare una linea telefonica). Loro li guidano in tutto e sono felici di diventare il centro di una rete di “servizi” che sono, a volte, anche solo consigli su dove andare, chi chiamare, cosa evitare, etc. Instaurare con loro un bel rapporto è parte del loro servizio; poi Ortigia è così piccola, che è come vivere in una paesino a parte. 

– Cosa trovi in Sicilia che non trovi altrove?

Gustavo Marco Cipolla

In Sicilia mi sento a casa. Mi piace svegliarmi presto, passeggiare, fotografare, mangiare una granita con la brioche. Amo scovare scorci caratteristici, esplorare le chiese con le reliquie sacre custodite.Vedere il mare cristallino e perdermi con lo sguardo nei colori dei magici tramonti.

– Da calabrese, cosa trovi di diverso in Sicilia?

Sicilia e Calabria sono due regioni “cugine”, la differenza sostanziale è che la Calabria fatica ancora un po’ (soprattutto la parte tirrenica) nelle infrastrutture. La Sicilia invece è molto accogliente da questo punto di vista.

Hai molti amici siciliani, cosa ti piace in particolare di loro?

Praticamente i miei amici sono quasi tutti del Sud (ride), eccezion fatta per i romani che nella Capitale mi fanno sentire a casa. I siciliani, in particolare, sono divertentissimi come i calabresi, molto generosi, premurosi e hanno un senso dell’umorismo molto affine al mio. Elena, la mia migliore amica, anzi “mia sorella”, è siracusana e ha mollato il caos di Roma per vivere con il suo compagno Giuseppe a Siracusa. La qualità della loro vita, considerando le bellissime foto che postano nei loro weekend romantici fuoriporta, è migliorata molto. E lei, da quando si è ritrasferita, non ha più le occhiaie.

I prossimi luoghi che vorresti visitare in Sicilia?

Sicuramente Palermo e la zona di Trapani, ma ho in programma di visitare anche le Egadi. Magari in un nuovo on the road amoroso. Chissà, manca ancora un anno alla prossima estate. 

– Cosa è per te la bellezza e che ruolo ha nel tuo quotidiano?

La bellezza non salverà il mondo ma sicuramente aiuta a vivere meglio. Per me spesso è bello tutto ciò che non rientra nei canoni classici di bellezza: ci sono aspetti che vanno fuori dall’estetica classica, che magari hanno un’allure underground e grunge che per molti può apparire sporca o brutta, ma che per me racchiude un qualcosa di sublime, che spaventa e stupisce. Per me la bellezza è tutto, intesa così come te l’ho descritta, il risultato di un contrasto.

Per concludere, vi lascio con questo meraviglioso video su Ortigia realizzato da Giuseppe Zizza: se ancora non siete stati a Siracusa, avrete subito voglia di prenotare il primo volo per la Sicilia…

[Tutte le immagini di questo post sono di Gustavo Marco Cipolla]

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