Ho conosciuto Miky Degni tramite Instagram, a riprova del fatto che il bello dei social è quando servono per sviluppare relazioni autentiche, trovando persone a noi affini.
Miky, poliedrico artista milanese – esteta per sua stessa definizione – ha scelto la Sicilia come seconda casa, dove appena può viene a “rifugiarsi”: potevo non parlarne su questo blog?
Nato come graphic designer e art director, oggi Miky con il suo atelier creativo “Segni Degni” lavora nel mondo della pubblicità con una forte connotazione artistica, e come artista a 360°, che ama “sporcarsi le mani” sperimentando le più svariate tecniche: l’ultima in ordine di tempo è quella del “wine painting”, ovvero la pittura che al posto di tinte e colori utilizza il vino.
“Per amor di vino” a Piazza Armerina
Ci siamo conosciuti proprio grazie al suo progetto “Per amor di vino”, che unisce pittura live e musica jazz e che sta attraversando l’Italia in lungo e in largo, dalla Val d’Aosta alla Sicilia, appunto.
Lo scorso agosto Miky è andato in scena a Piazza Armerina con il suo evento, creando di fronte al pubblico un’opera ispirata e dedicata alla città dei mosaici della Villa Romana del Casale, realizzata a colpi di pennello intinto nel nero d’Avola su pregiata carta di Amalfi. L’evento ha inaugurato l’esposizione delle sue opere presso la galleria Suite d’Autore Point (via Garibaldi 40, Piazza Armerina), nuovo concept artistico legato all’art hotel Suite d’Autore.
Nell’attesa di incontrare di nuovo Miky, che tornerà a Piazza Armerina per un altro evento live prima della fine della mostra (che rimarrà allestita fino al 31 ottobre), gli ho fatto alcune domande sui temi che maggiormente ci accomunano: l’amore per la Sicilia e la ricerca del bello.
Miky, partiamo dagli inizi: come e quando sei “arrivato” in Sicilia?
Nel 2000, in quel periodo avevo in corso alcune collaborazioni nel ragusano. L’occasione fu ghiotta per scoprire un pezzo di Sicilia.
Cosa ti ha conquistato di questa terra?
La cosa che più mi ha conquistato della Sicilia è stata la grande ospitalità: i siciliani sono solari come la terra in cui vivono. E poi la storia, la cultura, il paesaggio, i profumi. Quest’isola, godendo di una posizione geografica privilegiata, ha respirato da sempre, anche grazie alle dominazione greche e arabe, un’atmosfera meticciata che la rende unica. Palermo per esempio è una delle città più multietniche d’Italia, un perfetto melting pot da cui prendere spunto.
Cosa trovi qua che non trovi altrove?
Essendo io metereopatico direi soprattutto la luce e il clima. Ma certamente anche i ritmi slow che per me sono fondamentali per pensare e creare.
Qual è oggi il tuo rapporto con la Sicilia e come influenza la tua arte?
Oggi il mio rapporto con la Sicilia si è fatto più intimo, quasi mistico. Quando mi ritiro nel mio eremo modicano, dove ho casa, ritrovo quel senso di pace che mi consente di creare in armonia in simbiosi con il paesaggio che mi circonda.
Quando è nato il tuo progetto di wine painting?
Il progetto wine painting nasce nel 2007, a seguito di una felice collaborazione per un’importante azienda vinicola della Lombardia. In quel periodo lavoravo come graphic designer e art director, e il titolare insieme al suo direttore marketing mi chiesero di provare a dipingere direttamente con il loro prodotto d’eccellenza: il Nebbiolo.
A quel punto, stimolato e incuriosito, accettai la sfida. Da allora i “Dipinti Ubriachi” – questo il nome che diedi alla collezione – iniziarono un tour per l’Italia che ancora oggi continuo a proporre su tutto il territorio nazionale con un successo sempre piacevolmente inaspettato.
Che tipo di stimoli ti dà dipingere col vino rispetto alla normale pittura?
L’unica diversità è che il vino a differenza dell’acrilico si può bere, ed essendo io un amante della bevanda con questa scusa posso fare tutte e due le cose: bere e dipingere. Meglio di così!
Dove trovi l’ispirazione per i tuoi progetti creativi?
L’ispirazione arriva come sempre dal contesto sociale in cui vivo, e quindi le persone e i luoghi diventano determinanti, sia che mi trovi a Milano, New York o Piazza Armerina.
Le persone però restano sempre il motore del processo mentale che genera la creazione di un progetto. Il materiale umano è sempre fonte d’ispirazione, quasi una necessità antropologica.
Cosa è per te la bellezza e che ruolo ha nel tuo quotidiano?
Ho la fortuna e il privilegio di fare un lavoro dove la bellezza rappresenta una costante, e non per come decido di vestirmi al mattino ma come approccio all’esistenza. La bellezza per me è uno stato d’animo, non solo la quella intrinseca di un’opera d’arte.
Credo che questo termine, a volte abusato, sia un insieme di qualità che ognuno di noi percepisce con la propria sensibilità, anche attraverso le esperienze individuali. Poi c’è la bellezza oggettiva e soggettiva: quella soggettiva deriva dal gusto personale, mentre quella oggettiva è riferita a una bellezza universalmente riconosciuta come ad esempio il piacere di assistere a un tramonto o alla nascita del proprio figlio.
Per quanto mi riguarda la bellezza è una percezione che riguarda tutti i miei cinque sensi.
Progetti artistici per il futuro?
In questo momento sono impegnato su più fronti. Sto continuando a portare in giro il mio tour Per Amor di Vino e parallelamente sto preparando un nuovo lavoro sulla Bellezza, giusto per restare in tema. Si tratta di una serie di ritratti scaturiti da persone che in qualche modo hanno rapito la mia curiosità.
Nel mese di ottobre invece sarò ospite alla “Notte della Batteria” con ospiti d’eccezione come Tullio De Piscopo, Cristian Meyer, Paolo Pellegatti e molte altre star delle percussioni. A seguire una personale a Milano in un luogo insolito, poi una veloce incursione nel mondo del design a Torino e poi di nuovo a Milano per Amaci alla “Giornata del Contemporaneo”.
Mentre il progetto al quale sto lavorando da un pò è un libro sulla mia esperienza -Arte-Pittura-Musica…se ci fosse un editore in ascolto batta un colpo.
La mostra Miky Degni, “Dipinti Ubriachi” rimarrà allestita fino al 31 ottobre 2017 presso il lounge bar-galleria d’arte Suite d’Autore Point a Piazza Armerina (via Garibaldi 40), aperto tutti i giorni dalle 8 alle 22. Tutte le opere esposte sono in vendita.