Piazza Armerina e le sue cento chiese
La città dei mosaici della Villa Romana del Casale
Come promesso, dopo il post su Aidone torno a raccontarvi l’entroterra siciliano.
Ci spostiamo di pochi chilometri, sempre in provincia di Enna, e questa volta andiamo a Piazza Armerina, conosciuta come la “Città dei Mosaici” della Villa Romana del Casale.
Con le sue sessanta stanze e i 3500 m² di mosaici pavimentali perfettamente conservati, la Villa Romana del Casale è dal 1997 parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, nonché uno dei sette siti UNESCO di Sicilia.
Quando mi sono trasferita in Sicilia, ho scoperto che praticamente tutti i siciliani hanno fatto una visita a Piazza Armerina ai tempi della scuola (e quelli che non l’hanno fatta è perché avevano saltato la gita scolastica!): sì, perché la Villa del Casale è praticamente tappa imprescindibile di almeno una gita scolastica nel corso degli anni delle scuole dell’obbligo siciliane.
La Villa è raggiunta ogni anno da circa 500.000 visitatori: il suo enorme richiamo spesso mette ingiustamente in secondo piano il centro storico di Piazza Armerina, che invece custodisce un enorme patrimonio artistico barocco e normanno, tutto da scoprire.
Piazza Armerina: uno dei centri storici più grandi di Sicilia
Basta percorrere poco più di quattro km dalla villa per raggiungere il centro storico di Piazza Armerina, uno dei centri storici più grandi e più ricchi di Sicilia, che merita di essere visitato e conosciuto molto più di quanto non lo sia adesso.
Si presume che la città abbia origini greche, ma sulla storia di Piazza Armerina si hanno certezze solo dalla dominazione normanna in poi, in riferimento alla ricostruzione del 1163 attuata da Guglielmo II.
L’antica Piazza delle armi e la città delle cento chiese
Comincerò col raccontarvi in questo post delle chiese di Piazza, non a caso nota anche come la “città delle cento chiese”. Ok, forse non è l’unica in Sicilia (i siciliani, si sa, amano arrotondare per eccesso), ma senza dubbio ciò che colpisce è la varietà di queste chiese, risalenti a periodi storici e artistici diversi: ogni chiesa è un mondo a sè, entrarvi è sempre una sorpresa.
Se vi chiedete il perché ve lo spiego: Piazza Armerina anticamente era la “Piazza delle Armi”, il luogo dove gli ordini cavallereschi si riunivano durante il periodo delle crociate per organizzare la Guerra Santa. La città aveva un ruolo logistico fondamentale, poiché centrale rispetto all’isola e collegata tramite il fiume Gela al porto di Gela, dal quale si partiva per raggiungere la Terra Santa. Dunque praticamente ogni ordine cavalleresco aveva la sua chiesa a Piazza Armerina.
Alcune di queste chiese sono diroccate, alcune chiuse, ma molte altre sono visitabili, per quanto non siano sempre aperte.
A proposito: volete visitare il centro storico di Piazza Armerina e fare un tour guidato delle chiese? Scrivete a unadosequotidianadibellezza@gmail.com
La cattedrale di Piazza Armerina
Cominciamo dal fiore all’occhiello, la bellissima Cattedrale di Piazza Armerina, in stile misto gotico e barocco, dedicata alla patrona Maria Santissima Delle Vittorie, la cui costruzione è durata più di un secolo, dal 1604 al 1719. Arrivando a Piazza Armerina è impossibile non notare l’inconfondibile profilo della Cattedrale che svetta sul centro storico caratterizzato dal tipico color ocra della pietra arenaria, difficile da lavorare ma resistente al tempo.
Il Gran Priorato di Sant’Andrea e la Commenda dei Cavalieri di Malta
Una delle Chiese più antiche è invece il Gran Priorato di Sant’Andrea dell’Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro, fondata nei primi decenni del 1100, con al suo interno affreschi medievali databili dal XII al XV secolo.
Risale al XII secolo anche Chiesa della Commenda dei Cavalieri di Malta.
Sono due chiese che io amo particolarmente, semplicissime e spartane, come era lo stile medievale dell’epoca, ma proprio per questo incredibilmente suggestive.
La Chiesa di Santo Stefano
Dall’altro lato della strada rispetto al fianco sinistro della Commenda si trova invece la Chiesa di Santo Stefano, con la sua splendida facciata con decori barocchi, che se avrete la fortuna di trovare la finestra laterale della Commenda aperta potrete vedere come incorniciata: un punto di vista davvero unico.
La chiesa fu costruita tra il 1500 e il 1600.
La Chiesa di San Giovanni Evangelista e la Chiesa di San Pietro
All’opposto della sobrietà medievale delle chiese più antiche c’è lo sfarzo iconografico della Chiesa di S. Giovanni Evangelista, risalente al 1615. Semplice all’esterno, l’interno vi lascerà a bocca aperta: è completamente affrescata dal pittore fiammingo Borremans, tanto da essersi guadagnata la fama di “Cappella Sistina di Sicilia” (anche in questo caso: non ho dubbi che non sia la sola, ma fidatevi, merita l’iperbole 🙂 ).
Da non perdere anche la Chiesa di S. Pietro (costruita nel XVII secolo su una fabbrica precedente) e l’annesso monastero recentemente restaurato. Il Chiostro è qualcosa di stupendo.
La Chiesa di San Vincenzo
Bellissima anche la Chiesa di San Vincenzo, risalente ai primi del Seicento, situata nel complesso dell’ex convento dei domenicani (oggi seminario vescovile, Piazza Armerina è sede di diocesi). L’interno è a stucchi barocchi e soffitto ligneo a cassettoni.
La Chiesa di Sant’Anna
Termino questa carrellata con un’altra chiesa che difficilmente può passare inosservata: la Chiesa di Sant’Anna, costruita nella prima metà del 700, molto particolare per la sua facciata curva barocca e la doppia scalinata. La chiesa è chiusa al culto e alle visite e in attesa di restauro, che ci auguriamo avvenga molto presto.
Volete visitare Piazza Armerina e fare un tour guidato delle chiese? Scrivete a unadosequotidianadibellezza@gmail.com
Ci risentiamo presto con un altro post dedicato a Piazza Armerina!