Visitare Gerusalemme: riflessioni e consigli di viaggio

Visitare Gerusalemme: riflessioni e consigli di viaggio
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“Una città che ti segnerà.”

“Un luogo incredibile.”

“Un cielo come non ne ho mai visti.”

Di opinioni entusiaste su Gerusalemme ne avevo sentite tante prima del mio viaggio.

Sono partita carica di aspettative e, a qualche settimana dal mio rientro, non mi risulta ancora facile parlarne.

C’è quella sorta di ansia da prestazione che avevo quando si era trattato di scrivere di Cuba o della Cina: quando un luogo è così complesso è difficile parlarne senza rischiare di essere naif.

Perché c’è così tanto da conoscere in una città come Gerusalemme che una permanenza di tre giorni non potrà mai essere esaustiva.

Vista sulla Città Vecchia di Gerusalemme
Vista sulla Città Vecchia di Gerusalemme

Ecco: la verità è che io Gerusalemme credo di non averla compresa a fondo.

Sento che mi manca qualcosa.

E di solito, quando un luogo mi “richiama” da tanto e poi non mi dà tutto quello che mi aspettavo, non posso fare altro che continuare a rifletterci, provare a comprendere… e metterlo nella lista dei posti dove tornare per vederlo con nuovi occhi, per afferrarlo meglio.

Anche se – mi viene da pensare – forse comprendere la bellezza di Gerusalemme vuol dire anche accettare il fatto che non si possa capirla del tutto. Il segreto probabilmente è osservarla senza giudizio, starci dentro, farne parte, non pretendere di farsene un’opinione univoca e razionale.

Cosa aspettarsi dalla Città Vecchia

La capitale di Israele è una metropoli a tutti gli effetti: gli abitanti di Gerusalemme sono oltre 800.000.

Rispetto a Tel Aviv, qua la dimensione storica è preponderante.

Gerusalemme è culla dell’umanità e delle religioni. In questo fa degna concorrenza a Roma, forse la supera – se mai si fosse tanto scellerati da voler instaurare una competizione tra due città così.

È la città santa di tre fedi – cattolica, ebraica, musulmana – e di conseguenza di tre diverse culture che si mischiano e sovrappongono, con tutte le loro usanze, riti, tradizioni, cibi.

Questo si percepisce in modo forte nella Città Vecchia, cuore di Gerusalemme sia dal punto di vista religioso che turistico, una zona racchiusa da mura, ancora abitata da diverse decine di migliaia di persone e suddivisa nei quattro quartieri cristiano, ebraico, musulmano e armeno, il più piccolo dei quattro che, per quanto abitato da cristiani, per la particolare storia del popolo armeno si è configurato nei secoli come una zona a se stante.

Vista sulla Cupola della Roccia dal Quartiere Ebraico
Vista sulla Cupola della Roccia dal Quartiere Ebraico

Chiese, sinagoghe e moschee coesistono nella Città Vecchia di Gerusalemme, dando vita a un grande magma di abitanti e turisti, di storia e religione, di sacro e di profano: sì, perché se è vero che quattro religioni convivono, non è vero che lo fanno pacificamente. Si percepisce invece una tensione latente (che si concretizza anche nella forte militarizzazione della città: vedrete parecchi mitra e pistole in giro), così come è evidente la forte mercificazione delle vie della Città Santa, costellate da venditori di souvenir e bancarelle.

Strade Città Vecchia Gerusalemme
Per le strade della Città Vecchia

La Gerusalemme antica è invasa dai turisti ad ogni ora del giorno, quindi – per quanto non ci sia un orario definibile tranquillo per visitarla –  il consiglio che mi sento di dare è di andarci il prima possibile.

Per i Cristiani particolarmente significativa è la Via Dolorosa, ovvero il cammino che si ritiene abbia compiuto Gesù portando la croce fino al Calvario. La Via Dolorosa ha la sua ultima stazione – la quattordicesima, che corrisponde alla Tomba del Santo Sepolcro, visitabile se si è disposti ad affrontare una lunga fila – all’interno della Chiesa del Santo Sepolcro, il principale monumento cattolico della Città Vecchia, da fuori poco appariscente, mentre dentro magnificamente decorata da mosaici. La chiesa fu edificata nel punto che dal IV secolo viene identificato come il luogo dove avvennero la crocifissione, la sepoltura e la resurrezione di Gesù.

La Via Dolorosa
La Via Dolorosa
Esterno Chiesa del Santo Sepolcro
L’esterno della Chiesa del Santo Sepolcro
Interno Chiesa del Santo Sepolcro
L’interno della Chiesa del Santo Sepolcro
Dettaglio interno Chiesa del Santo Sepolcro
Un dettaglio dei mosaici

Per i musulmani i principali luoghi sacri sono invece la Moschea al-Aqsa e il Dome of the Rock, la Cupola della Roccia, magnifica cupola dorata (probabilmente il monumento più fotografato d’Israele), che risale a oltre 1300 anni fa (tra il 688 e il 691). Per l’Islam la cupola è il punto da cui Maometto ascese al cielo, mentre per gli ebrei in quel punto Abramo avrebbe sacrificato il figlio Isacco (questo è solo uno dei molti esempi di quanto le religioni a Gerusalemme siano interconnesse).

L’accesso all’interno del Dome of the Rock è consentito solo ai musulmani, ma i visitatori possono ammirarla dall’esterno.

Vista sulla Cupola della Roccia Dome of the Rock
Vista sulla Cupola della Roccia

La moschea e la cupola si trovano sul Monte del Tempio o Spianata delle Moschee, e sul Monte del Tempio si trova anche  il principale luogo di culto per gli Ebrei, ovvero il Muro del Pianto (Muro Occidentale/Western Wall): è qua che ho finalmente percepito – per la prima volta a Gerusalemme – un’atmosfera di sacralità.

Anche se non siete credenti vi consiglio di avvicinarvi al muro, toccarlo, perché l’energia che ne scaturisce è molto forte. La sensazione che ho provato è stata quella di un grande radicamento, un senso di solidità, una riconnessione con la terra.

Gerusalemme Muro del Pianto
Il Muro del Pianto
Fedeli in preghiera al Muro del Pianto Gerusalemme
Fedeli in preghiera al Muro del Pianto

Il Muro – eretto due millenni fa – è ciò che resta dell’antico Tempio di Salomone, distrutto una prima volta dai babilonesi, poi dai romani. Da allora gli Ebrei si recano presso il Muro per pregare e piangere la distruzione del tempio, inserendo foglietti contenenti preghiere tra una pietra e l’altra.

Uomini e donne hanno differenti accessi al muro e devono pregare separatamente.

Il suggerimento che vi ho dato di arrivare presto nella Città Vecchia è valido anche perché alcuni luoghi, come ad esempio il Dome of the Rock, hanno orari di apertura molto limitati e variabili da periodo a periodo, per cui è bene ritagliarsi più tempo per assicurarsi di poterli visitare.

Sapori, colori e profumi della tradizione al Mercato Mahane Yehuda

Ma cosa vedere a Gerusalemme oltre alla Città Vecchia? Sicuramente una delle tappe da non mancare è il Mercato Mahane Yehuda, a due passi dalla centrale Jaffa Road.

Il mercato – che si articola nelle due strade principali di Mahane Yehuda Street (mercato aperto), e Etz Chayim St. (mercato coperto) –  è aperto tutti i giorni fino alle 18 (eccetto il sabato), e il venerdì fino alle 15. Qui potrete fare scorta di frutta e verdura, dolci e altre prelibatezze locali, ma anche semplicemente riempirvi gli occhi di scene di vita quotidiana, profumi tipicamente mediorientali e tanti, tanti colori.

Spezie al Mercato di Mahane Yehuda Gerusalemme
Spezie al Mercato di Mahane Yehuda
Spezie al Mahane Yehuda Market
Ancora spezie!
Frutta secca al Mahane Yehuda Market
Frutta secca
Dolci al Mahane Yehuda Market
Dolci tipici

Shopping e passeggio a Mamilla Avenue

Mamilla Avenue è la strada che fa da cerniera tra la vecchia e la nuova Gerusalemme, a pochi passi da Jaffa Road e con vista sulle mura della Città Vecchia.

Si tratta di un moderno centro commerciale all’aperto, con l’aspetto di una galleria commerciale, frequentato sia dai turisti che dai locali per il suo mix di negozi alla moda, caffè, ristoranti e intrattenimento di strada. è il posto ideale per godersi una passeggiata, fare acquisti e pranzare in relax, ma anche per trascorrere una piacevole serata in un posto sempre vibrante e vivace.

Uno spettacolo da non perdere

Diverse sere a settimana alla Torre (o Cittadella) di David (vicino alla porta di Giaffa) va in scena “La notte spettacolare”, un suggestivo show di suoni e luci che ripercorre tutta la storia di Gerusalemme, proiettata sulle Mura della Cittadella.

Lo spettacolo dura 45 minuti e ci sono due repliche a sera. Si tratta di uno show  tecnologicamente all’avanguardia e universalmente apprezzabile perché è basato sulle immagini, quindi senza problemi di comprensione linguistica. I giorni in cui lo spettacolo va in scena sono variabili, perciò vi consiglio di informarvi online e acquistare i biglietti in anticipo.

Un altro ottimo spunto per godersi la Gerusalemme by night!

I miei consigli su dove mangiare

A Gerusalemme ho avuto modo di sperimentare quattro locali molto diversi tra loro che sono andati decisamente oltre le mie aspettative, e che quindi vi consiglio:

  • Morduch (70 Agripas Street, zona Mehuda Market), per un pranzo easy, tipico, economico e davvero gustoso, che viene preparato sul momento davanti a voi. Il piatto principale del ristorante è la zuppa kubeh, una zuppa di pomodoro con degli gnocchi ripieni di semola, servita in quattro versioni diverse, tra cui anche la versione completamente vegetariana (nelle altre c’è carne).
  • Caffè Rimon (Sderot Mamilla, Mamilla Road), il posto ideale per un brunch o un pranzo in relax, osservando il passeggio di Mamilla Road. Il menù è davvero ampio e pieno di cose invitanti sia tipicamente israeliane sia più internazionali: insalate di ogni tipo, hummus, pasta, pizza, focacce, zuppe, pesce e molto altro.
  • Rooftop (Mamilla Hotel, Shlomo Ha-Melekh 11 st.): questo ristorante e lounge bar si trova all’ultimo piano del lussuoso Mamilla Hotel e regala una vista spettacolare sulla Città Vecchia. Il menù (kasher) è internazionale e i cocktail sono buonissimi. è perfetto sia per cena sia per un aperitivo o un drink con vista. Tappa imperdibile della Gerusalemme by night!
  • Mona (Shmuel HaNagid 12): questo locale, che abbiamo trovato aperto anche la sera dello Shabbat, è il luogo perfetto per una vera e propria esperienza gastronomica di cucina israeliana rivisitata in chiave moderna e cosmopolita. La location è molto particolare, all’interno di un edificio storico ex sede della Bezazel School of Art and Design, il mood è intimo ma ricercato, il personale brillante e il cibo… davvero speciale 🙂

L’hotel che vi consiglio

Come Tel Aviv, anche Gerusalemme non si può definire una città economica.

Per dormire a Gerusalemme vi consiglio lo Stay Kooks Suites, un boutique hotel molto carino e confortevole, con un buon rapporto qualità – prezzo.  Dall’hotel si raggiungono facilmente a piedi la passeggiata Ben Yehuda, la Porta di Jaffa e la Città Vecchia.

Lo shabbat

Se a Tel Aviv la tradizione dello Shabbat quasi non si percepisce, a Gerusalemme è osservata in modo molto forte.

Lo shabbat, ovvero il sabato, è il giorno di riposo per gli ebrei. Inizia il venerdì sera prima del tramonto e termina il sabato dopo il tramonto. Tenetelo presente, perché in quelle ore la vita si ferma, diventa complicato trovare ristoranti aperti, fare il check-in in hotel o prendere un mezzo pubblico (per le leggi ebraiche sul lavoro e il maneggiamento del denaro). Circolano invece gli sherut (i taxi collettivi).

Il clima

Siamo in Medio Oriente e quindi il meteo è favorevole quasi tutto l’anno, ma il clima di Gerusalemme è diverso rispetto a quello di Tel Aviv e, soprattutto la sera, decisamente più fresco. Portatevi quindi qualcosa per vivere al meglio la Gerusalemme by night!

Due cose a cui fare attenzione

Percorrendo Strauss Street in direzione nord da Jaffa Street si arriva nel quartiere Mea She’arim, il più antico della città e abitato da ebrei ultraortodossi. Dal punto di vista antropologico visitarlo è senza dubbio un’esperienza interessante ma se decidete di avventurarvi dovete fare estrema attenzione: mantenete un abbigliamento e un atteggiamento sobrio, non scattate foto, non rivolgetevi a bambini o persone del sesso opposto e non utilizzate il cellulare, in particolare durante lo shabbat, altrimenti il range di rischio va dalle occhiatacce al lancio di pietre.

Una visita al panoramico Monte degli Ulivi – il cimitero ebraico più antico del mondo, con chiese e luoghi che commemorano la vita di Gesù e il biblico Orto del Getsemani – merita, ma attenzione a non andarci da soli, soprattutto se siete donne, e ad evitare le ore dopo il tramonto: da più fonti ho appreso che ci sono stati casi di molestie.

 

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2 thoughts on “Visitare Gerusalemme: riflessioni e consigli di viaggio”

  • Ciao Silvia,
    capisco la tua difficoltà nello scrivere questo blog post. Anche io ho dovuto particolarmente interiorizzare Gerusalemme. Pensa che ci sono andata ad Aprile scorso e solo da pochissimo sono riuscita a produrre qualcosa di sensato al riguardo! La trovo meravigliosa, e te l’hai raccontata perfettamente, ma a me questa città convince poco! Troppe contraddizioni, forzature e conflitti, almeno a mio avviso! Ad ogni modo sono d’accordo con te: bisognerebbe tornarci e fermarsi anche un po’ per capirla a fondo.
    Ancora complimenti per questo tuo post ricco di informazioni e soprattutto onesto!

    • Grazie Serena! Ed è confortante vedere che non sono l’unica ad essere tornata con tanti punti interrogativi 😉

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