ACADEMY TURISMO 2.0: VERSO LA SICILIA DEL FUTURO

ACADEMY TURISMO 2.0: VERSO LA SICILIA DEL FUTURO
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Il turismo, asso nella manica della Sicilia

Che il turismo sia l’asso nella manica della Sicilia è il segreto di Pulcinella. È chiaro ormai da tempo che il potenziale turistico di questa terra, se ben sfruttato, potrebbe portarla a vivere nel benessere, anzi nel lusso.

Segreto di Pulcinella che però troppo spesso viene ignorato, o si fa finta di ignorarlo. In fondo si sta già bene così, perché affannarsi?

Alessio Romeo, palermitano DOC, un vulcano di idee e di energia, a questa visione fatalista non si rassegna: vuole scuotere la Sicilia dal suo torpore, per questo con la sua fondazione Talent Island ha creato il progetto “Academy Turismo 2.0”, in collaborazione con Valtur come exclusive sponsor.

Il progetto Academy Turismo 2.0

Da ottobre a gennaio alla Real Cantina Borbonica di Partinico (Palermo) sono in programma sei eventi tematici con manager ed esperti di turismo rivolti agli studenti del quarto e del quinto anno degli istituti superiori turistici della zona. In particolare sono state coinvolte quattro scuole tra Palermo e Partinico. Si parlerà di big data, digital storytelling, filiera integrata e collaborativa con i rappresentanti di aziende del calibro di Uber e Air BnB, oltre allo sponsor Valtur.

Real Cantina Borbonica di Partinico (PA)
La Real Cantina Borbonica di Partinico (PA)

Al termine del percorso verranno premiati tre progetti imprenditoriali frutto di una “call for ideas” che inviterà i ragazzi a presentare idee per il turismo. Ai vincitori verrà offerto un riconoscimento economico e un percorso di mentoring per sviluppare il proprio progetto, grazie alla collaborazione con Italia Startup.

Dal crowdfunding alla fondazione

Alessio Romeo Talent Island
Alessio Romeo

Alessio, ingegnere, è CEO di Face4Job, piattaforma digitale che riproduce le logiche dei processi di ricerca e selezione tra azienda e candidato, secondo un processo di interviste strutturate basato su competenze e talenti. Si definisce “imprenditore per sbaglio”: «Cinque anni fa ero AD di un’azienda americana, poi come conseguenza del fatto che facevo tanti colloqui sono stato ingaggiato per sviluppare una startup nel settore fotovoltaico e mi sono ritrovato a fare anche il direttore risorse umane. Da lì mi è venuta l’idea di Face4Job, ovvero digitalizzare un processo massivo per far sì che poi i colloqui vengano fatti con le persone giuste».

Originario di Partinico, dopo esperienze internazionali adesso Alessio vive in Umbria, «ma potrei vivere o lavorare ovunque, il mio lavoro è sul web».

Racconta: «L’anno scorso ho creato una campagna di crowdfunding su Indiegogo per lanciare la app di Face4Job. Il tipo di crowdfunding che ho scelto è stato “in donazione”, vale a dire che i finanziatori lo fanno senza alcun ritorno. È un tipo di crowdfunding che di solito si utilizza per eventi di natura sociale. In realtà disponevo già di una base per lanciare l’app, il crowdfunding è stato più uno strumento di marketing, quindi ho pensato che tutti i soldi che avrei raccolto li avrei donati a mia volta in formazione e in servizi alla terra da cui avrei ricevuto più soldi».

Prosegue: «Nel frattempo ero tornato a Partinico e avevo cominciato a girare per le scuole. Il risultato è che la maggior parte dei soldi sono arrivati da Partinico, quindi ho deciso di investire risorse su Partinico, creando una fondazione no profit e reinvestendo sul territorio con attività che smuovessero le persone e il business».

La Fondazione Talent Island

Così è nata Talent Island, fondazione che ha lo scopo di attivarsi per rilanciare il territorio siciliano e nello specifico Partinico secondo le tre direttrici che in Sicilia possono avere successo, ovvero turismo, agricoltura e food. Talent Island ha la missione sociale di diffondere conoscenza e offrire opportunità ai giovani siciliani creando un humus fertile nel territorio attraverso occasioni di apprendimento e di contaminazione in ambito professionale, imprenditoriale e culturale. La società ha sede a Bruxelles perché l’idea di Alessio Romeo è di essere presenti per partecipare a bandi europei: «Mi sono alleato ad Ambrosetti, società di management consulting che ha sposato il progetto. La fondazione ha sede negli uffici di Ambrosetti di Bruxelles».

Academy Turismo 2.0: un obiettivo ambizioso

Da tutto questo si è sviluppato il progetto di Academy Turismo 2.0, con lo scopo di creare delle
attività che smuovano le coscienze in Sicilia. L’obiettivo in realtà è ancora più ambizioso: «Creare una cittadella che aiuti a sviluppare idee imprenditoriali, un hub come H-Farm o Talent Garden in Sicilia».

Academy Turismo 2.0
Il primo incontro di Academy Turismo 2.0

Dopo il terzo incontro i ragazzi avranno un tutor scolastico e un tutor aziendale. Mentre loro cominceranno a ideare i progetti gli organizzatori si rapporteranno con aziende che potrebbero essere coinvolte. «Tutte le idee pervenute riceveranno la valutazione di un panel di valutatori presieduto da Marco Bicocchi Bichi, presidente dell’associazione Italia Startup, che premierà i tre progetti più validi entro fine gennaio con l’attivazione di un programma di mentoring ed un contributo economico offerto da Valtur. – spiega Romeo – L’obiettivo di Talent Island e Valtur è generare curiosità e interesse da parte dei giovani in un settore strategico per la Sicilia e per l’Italia, ma anche rivolgersi al resto della popolazione e agli operatori locali per rafforzare la filiera esistente. E stiamo già pensando ai prossimi progetti, questa volta sul filone della ristorazione».

Il turismo in Sicilia: potenzialità e lacune

E sul segreto di Pulcinella Alessio Romeo come la pensa? «In Sicilia si riesce a stare bene con poco, dunque da quello che percepisco c’è poca voglia di allinearsi al futuro. Ci si arriva in ritardo. Si vive con molto meno, se hai una qualche attività legata al turismo ti bastano i tre mesi stagionali. La mia sensazione è che viviamo di riflesso e pare che si sfrutti il 15-20% massimo del nostro potenziale». Prosegue: «Ho sentito un’intervista del direttore di Orio al Serio: ha sviluppato un indotto di 15.000 dipendenti in tre anni, tra b&b, logistica etc., affidandosi al digital marketing e ai social. È un caso da cui bisognerebbe prendere spunto. In Sicilia non si cavalca l’onda appieno. Manca un bel piano di comunicazione, anche regionale, e mancano i manager giusti che facciano “pedalare” le persone, mancano le persone formate da manager a capo delle aziende».

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