Se ci pensate, c’è questa cosa curiosa: il fatto di partire per un’isola da un’isola.
Andare alle Eolie è anche questo.
La Sicilia, che pure è un’isola, è la terra ferma per questo affascinante arcipelago, che si trova a nord di Milazzo e Messina, in quello che è a tutti gli effetti il Mar Tirreno.
Un’isola per ogni occasione
Tra le molte ragioni per le quali le Isole Eolie si fanno amare c’è il loro essere variegate e adatte a declinarsi in tante tipologie di vacanza: per chi ama la natura selvaggia ci sono Alicudi, Filicudi, Stromboli e Vulcano, per chi cerca un ritorno alla natura tra il selvaggio e il radical chic c’è Salina, per chi ama la mondanità e l’esclusività la meta giusta è Panarea, e per chi invece vuole un buon compromesso tra tutto c’è Lipari, l’isola più grande di tutto l’arcipelago.
Isole Eolie in barca
La vacanza ideale alle Eolie prevede la possibilità di girarle in barca: non tanto perché faccia figo, quanto perché oggettivamente questo è il modo migliore per godere del mare e soprattutto per spostarsi liberamente da un’isola all’altra, senza dover sottostare agli orari di traghetti e aliscafi, che comunque hanno corse frequenti ed efficienti. Panarea, in particolare, è la meta ideale per una toccata e fuga di un giorno se si arriva in barca e di una notte se si sceglie di pernottare sull’isola, come abbiamo fatto noi in quest’occasione.
Welcome to Panarea
L’aliscafo Liberty Lines da Milazzo a Panarea impiega circa un’ora e mezzo, passando da Lipari.
L’arrivo sull’isola è suggestivo: il piccolo porticciolo è lambito da una spiaggetta di ciottoli e vi si affacciano localini e negozietti. Dietro, si può ammirare ciò che caratterizza l’isola: l’abitato bianco e dai tetti piatti, cosi tipico e inconfondibile.
La maggior parte di hotel e b&b sono raggiungibili in una media di due minuti a piedi dal porto, e in alcuni casi gli hotel mettono a disposizione macchinette elettriche che trasportano i turisti e i bagagli direttamente sul posto. Chi vuole il lusso a Panarea lo trova con facilità, ma ci sono anche molte strutture di livello medio-alto che offrono prezzi accessibili, soprattutto in periodi di bassa stagione.
Settembre, insieme a maggio e giugno, è uno dei mesi migliori per visitare in tranquillità le Isole Eolie, in particolare la piccola e ambitissima Panarea, sfuggendo dal caos dei mesi clou dell’estate.
Alla scoperta dell’isola: Zimmari, Cala Junco e Punta Milazzese
Panarea si scopre a piedi, passeggiando tra le sue stradine curatissime, con vegetazione e fiori a contrasto col bianco degli edifici che fanno venire voglia di scattare fotografie a ogni passo.
Le spiagge accessibili dell’isola sono due: Zimmari e Cala Junco. Entrambe sono raggiungibili a piedi dal centro di Panarea, camminando lungo un percorso suggestivo in cui è divertente ammirare la fantasia con cui sono curate e nominate le case e le ville circostanti (cosa ne pensate della “casa del fuggiasco”?).
Se però volete risparmiarvi una camminata che dura circa mezzora per Zimmari e 45 -60 minuti per Cala Junco, potete usufruire di un “taxi”: i prezzi sono abbordabili, soprattutto in bassa stagione, ed è un’esperienza divertente. Si tratta di macchinette elettriche aperte a quattro ruote, simili a quelle che si usano sui campi da golf, che ti fanno fare anche il giro dell’isola. Si ha così la possibilità di ammirare punti panoramici pazzeschi, come quello all’altezza della spiaggia della Caldara, da cui si vedono Stromboli, Basiluzzo, Spinazzola, Lisca Bianca e Lisca Nera.
La spiaggia di Zimmari è perfetta per chi ama la sabbia, mentre Cala Junco è una spiaggia di grossi ciottoli. Il taxi si ferma a Zimmari, per Cala Junco bisogna proseguire a piedi attraversando Zimmari e un altro pezzo di percorso panoramico, tra natura e mare.
Si giunge cosi a Punta Milazzese, dove sorge il villaggio archeologico di Panarea, separato dall’isola da un corridoio di terra: si tratta di un villaggio preistorico che risale all’Età del Bronzo (XIV secolo a.C.), dove si vedono i resti delle 23 capanne preistoriche che lo costituivano, mentre i reperti emersi dagli scavi sono esposti nel Museo Archeologico Eoliano di Lipari.
A sinistra di Punta Milazzese troverete Cala del Morto, spiaggia accessibile solo via mare, mentre a destra, finalmente, la bellissima Cala Junco.
Nel percorso che porta verso Cala Junco rimarrete colpiti da una villa con un incredibile giardino interamente pieno di cactus, disposti su muretti a differenti livelli: si dice che siano ben 5000 cactus, solo all’esterno della villa!
Shopping esotico alla boutique Raia
Al ritorno verso il paese, lasciatevi incuriosire dalle boutique dell’isola: merita una visita anche solo per l’atmosfera la boutique Raia, con al piano inferiore pezzi d’arredamento incredibili provenienti dall’Indonesia (con altrettanto incredibili prezzi!), e al piano superiore abbigliamento e accessori a marchio proprio ma realizzati in Indonesia, in seta batik e chiffon.
Per tutto il resto, vale il concetto che a Panarea i prezzi sono triplicati. In particolare non fatevi venire l’idea romantica di acquistare ceramica di Caltagirone (che troverete nei negozi): per quella, l’entroterra siciliano è il posto migliore dove comprare!
Aperitivo al tramonto di Panarea
Al tramonto, godetevi un aperitivo al Raia: la dolce vita dell’isola abita qui, anche in bassa stagione, e la terrazza panoramica con vista su Stromboli ha dell’incredibile.
Per cena invece potete affidarvi a TripAdvisor, che saprà darvi indicazioni utili, oppure andare diretti nel mio ristorante preferito: l’Hycesia, aperto da giugno per tutta la stagione estiva.
Che meraviglia!!! Non vedo l’ora di fare un viaggio in Sicilia (una delle poche regioni che non ho mai visitato) e Panarea rientrerà sicuramente nell’itinerario!! Bellissime foto!
Grazie Melissa! La Sicilia è stupenda e Panarea è un gioiello 🙂 Ti aspetto!!
Meravigliosa! Da anni ci andiamo ogni anno minimo una volta.. viverla per credere che perla unica ché!!! X me x noi il paradiso! ❤️
Ciao Dany, è davvero un paradiso, soprattutto nei periodi di bassa stagione quando non ci sono troppi turisti 😉