Del progetto “ReMade in Sicily” di Millesimi Design mi sono innamorata subito. Perché Michael Milesi, designer bresciano classe 1988 creatore del brand Millesimi, ha un entusiasmo contagioso. Perché il suo progetto parla di Sicilia. Perché è colorato ma glam. E perché prende un topic classico come la testa di moro siciliana – che io adoro – e la rende moderna, innovativa.
Non si tratta solo di un’estetica rinnovata, diversa da quella barocca tipica delle teste di moro tradizionali. Molti brand questo lo hanno già fatto.
“Il Moro” e “La Mora” di Millesimi Design sono qualcosa di completamente diverso perché sono una reinterpretazione della tradizione, dell’arte e dell’artigianato siciliano in chiave pop, con una rivoluzione non solo estetica ma anche materica e funzionale: da oggetti d’arte da appoggiare sopra un mobile le teste di moro diventano infatti oggetti funzionali, sedute o tavolini in materiale leggerissimo.
Ho fatto una chiacchierata con Michael, che mi ha raccontato qualcosa in più sul suo progetto.
Innanzitutto il nome, perché hai scelto “Millesimi” come nome del tuo brand?
“In primo luogo il nome del brand richiama il mio: Michael Milesi diventa “MilesiMi” e poi “Millesimi”. Ma dietro c’è un altro significato, che rimanda ai “millesimi” con cui si misurano le case, ed è quindi legato all’architettura, al design, all’idea di ripetizione, al prodotto grafico. Ho scelto volutamente un nome italiano che mi rappresenta e che rappresenta il mio ambito di riferimento.”
Com’è nata l’idea del brand e come si lega alla Sicilia?
“Millesimi è nato nel 2018 e l’ho presentato all’edizione 2019 della Design Week a Milano proponendo la mia visione a 360° del design e della progettazione d’interni, con la contaminazione della moda. Questi sono i miei ambiti di azione: product design, interior design e moda. Al momento mi sto concentrando sui primi due ma in un futuro prossimo svilupperò sicuramente un’interazione più forte con la moda. Le teste di moro di “ReMade in Sicily” sono un omaggio alla Sicilia, terra che amo e in cui ho importanti legami affettivi.”
Qual è il tuo background?
“Vengo dal liceo artistico, poi una laurea triennale alla IULM in Mercati dell’Arte e una specialistica in Interior Design. Ho iniziato la mia carriera lavorando per alcuni anni nel settore moda dal punto di vista dell’interior, come retail designer e visual merchandiser. Nel 2018 ho deciso di diventare imprenditore di me stesso e ho fondato Millesimi.”
Come ti è venuta l’idea di lavorare sul tema delle teste di moro?
“Innanzitutto c’è un legame affettivo con la Sicilia, terra che sento molto vicina a me. Poi le teste di moro sono un soggetto che rispecchia il Made in Italy, concetto che il mio brand vuole valorizzare nell’ottica di un “remade in Italy”, perché mi piace l’idea di prendere la tradizione e rivisitarla creando qualcosa di moderno. Le teste di moro sono oggi molto apprezzate, quindi ho scelto di rivisitarle e decontestualizzarle, creando oggetti che sono completamente diversi dalla tradizione siciliana. La collezione è totalmente Made in Sicily ma non voglio “competere” con gli artigiani della ceramica, le mie teste sono oggetti diversi, legati alla moda e all’interior, con un’ispirazione che addirittura si lega alla Hollywood e alla Beverly Hills degli anni ’70 e ’80 per la pallette cromatica pastello.”
Cosa hanno di particolare le tue teste di moro? So che hai depositato un brevetto specifico.
“La particolarità delle teste di moro ReMade in Sicily è che non sono vasi in ceramica ma sono sedute oppure tavolini e sono realizzate in un materiale molto leggero, caratteristica che le differenzia dalla comune idea di testa di moro. La prototipazione è stata fatta in resina e poliuretano, utilizzando quindi una tecnica all’avanguardia per decontestualizzare l’oggetto pesante in ceramica. Per il deposito del brevetto mi sono affidato a un avvocato (è una questione molto delicata e consiglio a tutti di affidarsi a un professionista nel caso in cui si voglia depositare un marchio o un brevetto). Nel mio caso ho depositato un brevetto di design di modello, perché non si tratta di un’invenzione vera e propria bensì di un oggetto che già esisteva di cui ho cambiato la funzione (ho depositato il mio soggetto delle teste di moro nella categoria sedute, tavoli, oggetti di design, arredo).”
Hai lavorato con maestranze locali siciliane per la loro realizzazione? Che tipo di collaborazione hai trovato?
“La scultura è stata definita insieme a uno scultore di Caltagirone dopo svariate modifiche per arrivare alla perfezione del volto che ricercavo. Gli stampi sono invece stati fatti da un produttore di Enna che ha realizzato i primi prototipi che ho presentato alla Design Week 2019.”
Quanto conta l’artigianalità e il Made in Sicily?
“Sono fondamentali, rappresentano il valore davvero aggiunto del prodotto. Al momento siamo ancora in una fase di sperimentazione iniziale ma nei prossimi mesi ci sarà la produzione vera e propria e le teste verranno distribuite in tutto il mondo: sarà quindi ancora più importante valorizzare l’artigianalità e il Made in Italy, in questo caso Made in Sicily. Ogni testa avrà una certificazione, una numerazione e quindi ogni pezzo sarà unico, con un packaging studiato al meglio per valorizzare la testa nel modo più ecosostenibile possibile.”
Com’è stata l’esperienza al Salone del Mobile?
“E’ stata fantastica, grazie alle tante persone che hanno apprezzato e contribuito alla crescita del mio brand. Ho esposto in due location davvero privilegiate per un nuovo brand: via della Spiga, grazie alla collaborazione col marchio di moda I Pinco Pallino, dove ho fatto l’opening party il giorno dell’inaugurazione del FuoriSalone, e lo Spazio Bellini in via Madonnina 12 nel Brera Design District. Il sabato durante la Design Week abbiamo ospitato anche un evento speciale intitolato “Sicilia Reloaded” per rilanciare la nostra amata e bella Sicilia, in collaborazione con The Way Magazine, con il fotografo di origine siciliana Federico Cannata e con la galleria Deodato arte.”
Quali progetti hai per il futuro?
“Nell’immediato mi concentrerò sul pubblicizzare al meglio questo prodotto, venderlo e continuare a lavorare nel mio campo di progettazione d’interni, ma non mi fermerò qui! Vedremo sicuramente dei prodotti interessanti della tradizione rivisitati dal mio punto di vista, con la contaminazione di design, moda e chissà… abbigliamento. Non mi sbilancio troppo!”
La Sicilia rimarrà un focus del tuo brand? Cosa ami di questa terra?
“Vado molto a pelle. Se vedo qualcosa che mi emoziona devo farne un focus per i miei progetti, quindi se la Sicilia avrà altre ispirazioni da offrirmi ben volentieri! È una terra a cui tengo tanto e con cui ho legami stretti, si mangia da Dio, c’è un bel mare, un clima stupendo e tanta tanta storia. Un’altra particolarità della Sicilia che mi ispira molto sono le piante.”
Quali sono state le tue ispirazioni creative per ReMade in Sicily?
“Per questo progetto anziché ad altri designer mi sono ispirato a fotografi come Slim Aarons e Dean West, con le loro immagini patinate. Un’altra ispirazione fondamentale è stato un viaggio in California: volevo far rivivere i tempi della Hollywood e della Beverly Hills anni ’70. Sembra strano ma nelle mie teste di moro ci sono tratti che rimandano all’immaginario californiano e personalmente vedo un legame stretto tra la Sicilia e la California: i fiori, la vegetazione, il clima ma anche la luce, una luce gialla molto bella, che unisce queste due terre. Un’altra ispirazione sono stati gli artisti del dadaismo, in particolare Marcel Duchamp, che nel 1916 aveva preso un oggetto di vita quotidiana e l’aveva reso un oggetto artistico. Nel mio caso ho fatto il contrario: ho preso un oggetto artistico e l’ho fatto diventare oggetto di funzione.”
Cos’è per te la bellezza?
Il trasmettere delle emozioni rispecchiando quelli che per me sono i cinque sensi del design: stile, gusto, qualità, essenza e armonia.
Dove verranno commercializzate le teste e dove si potranno acquistare?
“In questa fase di sperimentazione sto prendendo in considerazione tutte le persone e i rivenditori interessate all’acquisto, sto raccogliendo le prenotazioni tramite sito, email (michael@millesimidesign.com) e social media (Facebook e Instagram) per rivendere direttamente. Tra qualche mese saranno in vendita.”
In bocca al lupo Michael e… tienici aggiornati!