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Una delle mie scoperte del 2018 è lo yoga.
Mi piace il fatto che questa pratica abbia molte analogie con il mio tema preferito: il viaggio.
Lo yoga è un viaggio, oltre se stessi e dentro se stessi, un viaggio oltre i propri limiti.
Ma lo yoga è analogo al viaggio anche perché più che la meta conta il durante, la pratica, il percorso.
Non c’è un modo giusto o sbagliato di praticare un’asana: c’è il modo in cui noi ci sentiamo a nostro agio, il modo in cui riusciamo a respirare e a stare nel nostro corpo.
Per buona parte della mia vita sono stata pigra: vivevo abbastanza di rendita in quanto al fisico. Non mi sono mai dovuta affannare troppo per stare mediamente in forma (anche se – ca va sans dire – avrei sempre voluto essere diversa: più magra, più tonica).
Però ho provato tutta la gamma possibile degli sport, ma niente ha mai realmente fatto scattare una qualche scintilla. Lo sport, anche quando ho iniziato a praticarlo con più costanza, era sempre un po’ un’imposizione su me stessa.
Con il pilates sono andata vicino a trovare la mia strada.
Poi è arrivato lo yoga. Non so se sarà un amore definitivo (sono un po’ volubile, lo ammetto), ma al momento è una disciplina che sento molto mia.
Ciò che amo dello yoga è che mi permette di entrare nel flusso, cosa che nella vita è sempre più difficile sperimentare: quando faccio yoga potrei andare avanti per ore senza annoiarmi.
Nello yoga non bisogna sforzarsi, ma assecondare il corpo, avere la disciplina di praticare costantemente e spingere sempre un po’ oltre i limiti, ma senza sfiancarsi come capita in altre attività. Eppure i risultati sul corpo si vedono, eccome!
Ci sono posizioni che all’inizio ti sembrano impossibili e poi invece, piano piano, con la pratica costante, cominci a sentire più tue, a padroneggiarle o quasi.
Però lo yoga insegna anche a non sentirsi mai troppo sicuri di essere “arrivati”, perché non si arriva mai: come in un viaggio, ciò che è importante è più il percorso della meta.
Un’altra cosa bella è che si puo’ dedicare allo yoga il tempo che si vuole, o che si ha a disposizione: un’ora e mezzo in un centro yoga, ma anche dieci o cinque minuti a casa o al parco tra un impegno e l’altro. L’importante è fare ciò che ci chiede il nostro corpo, assecondarlo, forzarlo il giusto ma senza stressarlo.
Sarà per questo che la mia schiena ringrazia: un anno fa ho avuto, per la prima volta nella mia vita, un problema alla schiena, causato presumibilmente da uno sforzo eccessivo in un momento in cui non ero allenata, né elastica. Sono stata male per mesi, alzare una valigia o una cassa di acqua era fantascienza, mi sentivo un catorcio.
Ho fatto fisioterapia, ho ripreso il pilates (che continuo a praticare ancora) e poi sono approdata allo yoga: l’elasticità che riesce a dare lo yoga è imbattibile, e la mia schiena piano piano è tornata a posto.
Io ho trovato (per ora) la mia strada, e voi?
Che siate già sportivi o che ancora stiate cercando il vostro sport, vi consiglio di dare un’occhiata al sito https://fitnessitalia.it/, il portale di informazione per tutti gli appassionati del mondo del fitness e del benessere con articoli scritti da professionisti. Il sito è legato alla rivista LA PALESTRA, punto di riferimento dei centri sportivi di tutta Italia.
Esplorando il portale troverete un sacco di spunti interessanti per la vostra pratica sportiva. Se come me siete più tipi da pratica cittadina potete consultare la sezione sport in città: in un interessante articolo sulla meditazione mi sono ritrovata molto: “La meditazione è allo stesso tempo legata ed indipendente dalla pratica dello yoga. Spesso lo yoga stesso si trasforma in un processo dinamico meditativo, attraverso il corpo e la pratica intensa del pranayama (respiro). La nostra attenzione, la presenza nel qui ed ora, l’impegno nel mantenimento di una asana (posizione), sono già essi stessi meditazione”.
Cosa aspettate? Dimenticate la pigrizia e cominciate il vostro percorso sportivo consultando il sito https://fitnessitalia.it/!